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MAGARI FOSSE VERO!!

Secondo la Coldiretti, in Italia la Committenza paga € 1,60 Km per il trasporto ortofrutticolo.

Leggiamo con un pizzico di rammarico “nazionalista” un articolo del Solo24ore che riguarda la logistica del settore ortofrutta. In particolare, l’articolo affronta il tema della concorrenza impari esistente fra le arance italiane e quelle spagnole, con quest’ultime che arriverebbero sui mercati italiani ed europei in grande quantità, più velocemente ed a un costo inferiore rispetto a quello nazionale.

In questo confronto si pone una esemplare attenzione all’impatto del sistema infrastrutturale del nostro Paese ed ai costi dell’autotrasporto che risulterebbe superiore a quello degli altri vettori europei.

Premesso ciò, siamo entusiasti di non essere soli a reclamare alle Istituzioni nazionali ed Europee la necessità di condizioni infrastrutturali, operative, economiche e di viabilità adeguate al ruolo del Paese nelle dinamiche economiche: valichi alpini, costruzione della TAV, infrastrutture, porti, digitalizzazione, costo del lavoro, prezzo del gasolio, ecc.

Se al contrario nutriamo rilevanti perplessità sul fatto che tali costi possano rappresentare uno dei principali fattori del gap competitivo degli agrumi e dell’ortofrutta italiano, siamo assolutamente sorpresi nello scoprire che secondo Coldiretti il costo del trasporto su gomma dell’ortofrutta in Italia sia di euro 1,60 al KM. Ovvero siamo d’accordo sul fatto che costi simili rimangano spesso in capo al trasportatore ma che al contrario nella realtà le tariffe di trasporto riconosciute dalla Committenza oscillano fra 0.80 e 1,10 euro/KM.

Inoltre seppure il trasporto fosse pagato a 1,60 euro/km il costo complessivo su 2000 km sarebbe di 3.200,00 euro che per 240 q.li di merce impatterebbe per 0,13 euro/kg, dunque l’eventuale maggior costo rispetto al presunto (e auspicabile in Italia) euro 1,22/km della Spagna sarebbe di 0.03 euro/KG.

Siamo certi dunque che il tema della competitività dei prodotti italiani rispetto a quelli europei meriti un’analisi più approfondita della filiera produttore-consumatore, visto che il prezzo di mercato di un kg di arance oscilla tra €1,50 e € 2,5 come riportato dall’articolo del sole24ore e non possa ridursi alla ricerca di facili economie esclusivamente nella riduzione di tariffe di trasporto con enormi conseguenze per la sicurezza, la salute delle persone e per l’ambiente.

Pertanto, in primis ci sentiamo di invitare Coldiretti a condividere la sollecitazione alle Istituzioni nazionali per una ripresa delle grandi opere e lo sviluppo infrastrutturale per la logistica nazionale, ma soprattutto a porre attenzione anche alle condizioni di lavoro degli autisti ivi comprese quelle di carico e scarico, nelle quali albergano oltre che indicatori di civiltà del sistema economico del Paese, anche molti dei fattori di inefficienza della filiera. Su tali temi FAI-Conftrasporto è sempre disponibile alla collaborazione e al confronto.

In ogni caso saremmo lieti di ricevere indicazioni sulle aziende associate a Coldiretti presso le quali i nostri trasportatori possano vedersi riconosciute le tariffe di trasporto evocate nell’articolo!

La Segreteria

Articolo del Sole 24 Ore.

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